Nelle scuole superiori italiane, in particolare al quarto anno, è sempre più diffuso il progetto di Educazione all’Affettività e alla Sessualità. Questo percorso formativo nasce dall’esigenza di offrire agli adolescenti strumenti adeguati a comprendere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni, le relazioni interpersonali e la sessualità.
Un progetto per crescere consapevoli
L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti fisici, psicologici e sociali. Proprio in questa fase, spesso segnata da curiosità, dubbi e insicurezze, diventa fondamentale fornire un’educazione che vada oltre la semplice informazione biologica sulla sessualità, per abbracciare anche la sfera affettiva ed emotiva.
Il progetto si pone quindi diversi obiettivi:
• Promuovere una conoscenza corretta e scientifica del corpo e della sessualità.
• Favorire la consapevolezza di sé, delle proprie emozioni e dei propri desideri.
• Incoraggiare il rispetto reciproco nelle relazioni, contrastando stereotipi, sessismo e comportamenti violenti.

• Prevenire situazioni di disagio, gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili.
• Stimolare il dialogo aperto e non giudicante, anche con adulti di riferimento come genitori e insegnanti.
Come si sviluppa il percorso
Il progetto viene spesso realizzato in collaborazione con esperti esterni come psicologi, ginecologi, o educatori, e si svolge durante le ore scolastiche in forma di incontri, laboratori o dibattiti.
Gli argomenti trattati variano in base all’età e alle esigenze del gruppo classe, ma generalmente includono:
• Conoscenza del proprio corpo e delle sue trasformazioni.
• Identità di genere e orientamento sessuale.
• Relazioni sane e gestione dei conflitti.
• Educazione al consenso e al rispetto dei confini altrui.
• Influenza dei media e dei social sulla percezione del corpo e della sessualità.
• Prevenzione e responsabilità. Un’opportunità educativa, non solo informativa
Ciò che rende il progetto efficace è l’approccio interattivo: gli studenti non sono spettatori passivi, ma protagonisti attivi del proprio percorso di crescita. Possono porre domande, esprimere opinioni, raccontare esperienze e confrontarsi in un ambiente protetto e privo di giudizio.
Molti studenti apprezzano questo progetto perché rompe il tabù che spesso circonda questi temi e offre finalmente uno spazio sicuro per confrontarsi su argomenti che li toccano da vicino. Alcuni lo vedono come un’occasione per capire meglio sé stessi, altri come un momento per chiarire dubbi che nessuno aveva mai davvero affrontato con loro.
Il progetto di Educazione all’Affettività e alla Sessualità rappresenta oggi una tappa importante nella formazione degli adolescenti. In un mondo in cui la disinformazione e i messaggi distorti sulla sessualità sono sempre più presenti, la scuola ha il dovere di offrire un’educazione seria, aperta e scientificamente fondata. Perché crescere significa anche imparare ad amare, rispettare sé stessi e gli altri.
Un’opportunità educativa, non solo informativa
Ciò che rende il progetto efficace è l’approccio interattivo: gli studenti non sono spettatori passivi, ma protagonisti attivi del proprio percorso di crescita. Possono porre domande, esprimere opinioni, raccontare esperienze e confrontarsi in un ambiente protetto e privo di giudizio. Molti studenti apprezzano questo progetto perché rompe il tabù che spesso circonda questi temi e offre finalmente uno spazio sicuro per confrontarsi su argomenti che li toccano da vicino. Alcuni lo vedono come un’occasione per capire meglio sé stessi, altri come un momento per chiarire dubbi che nessuno aveva mai davvero affrontato con loro.

Il progetto di Educazione all’Affettività e alla Sessualità rappresenta oggi una tappa importante nella formazione degli adolescenti. In un mondo in cui la disinformazione e i messaggi distorti sulla sessualità sono sempre più presenti, la scuola ha il dovere di offrire un’educazione seria, aperta e scientificamente fondata. Perché crescere significa anche imparare ad amare, rispettare sé stessi e gli altri.
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