Nel cuore della Franciacorta, il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) dell’ASST-FRANCIACORTA, attraverso il Centro Psico Sociale (CPS) di Iseo, ha lanciato un’iniziativa educativa dal forte valore civile e culturale: “Educare al confronto: capire l’altro, sulle orme di Franco Basaglia”. Un progetto che unisce riflessione sociale, prevenzione e memoria storica, con l’obiettivo di avvicinare i giovani al tema della diversità e del disagio psichico, affrontandolo con consapevolezza, empatia e spirito critico.
Il progetto, rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori, si articola in due incontri. Il primo, in classe, prevede la lettura e discussione di estratti tratti dalle “Conferenze Brasiliane” di Franco Basaglia e da “Le nuvole di Picasso” di Alberta Basaglia, figlia dello psichiatra. Il secondo, un confronto collettivo in plenaria, vedrà coinvolti tutti gli studenti partecipanti e sarà arricchito dalla presenza di un esperto. A supporto, è previsto l’uso di materiale audiovisivo come parti del docufilm “E tu slegalo subito”, che racconta la rivoluzione basagliana.
Chi era Franco Basaglia?

Franco Basaglia è stato il protagonista della più importante riforma psichiatrica italiana e una figura di riferimento a livello internazionale. Con la Legge 180 del 1978, conosciuta come “Legge Basaglia”, fu decretata la chiusura dei manicomi in Italia, segnando un punto di svolta epocale: la malattia mentale veniva finalmente considerata come parte integrante della condizione umana, e non più motivo di esclusione, repressione o reclusione.
Basaglia credeva fermamente che non potesse esserci cura senza diritti. La sua visione rovesciava la logica della segregazione: il paziente doveva essere ascoltato, rispettato e reintegrato nella società. Il manicomio, simbolo della disumanizzazione, veniva sostituito da servizi territoriali capaci di accompagnare la persona nel suo percorso terapeutico e sociale.
Un progetto per il presente e per il futuro
In un’epoca in cui la polarizzazione sociale e l’intolleranza sembrano crescere, tornare a parlare di “altro” – che sia il diverso, il fragile, lo stigmatizzato – significa educare i cittadini di domani al rispetto e alla comprensione reciproca. Il progetto del CPS di Iseo si muove proprio in questa direzione, promuovendo un confronto profondo tra i giovani e tematiche spesso trascurate nel contesto scolastico.
La collaborazione con i docenti, prevista nella fase preparatoria, rafforza la dimensione educativa dell’iniziativa. L’obiettivo non è solo fornire conoscenze, ma favorire un cambiamento di prospettiva, una maturazione etica e relazionale.
Inseguendo le tracce lasciate da Franco Basaglia, il progetto non si limita a ricordare il passato, ma intende riattualizzare un pensiero che è ancora oggi radicalmente necessario: solo attraverso il confronto e l’ascolto dell’altro possiamo costruire una società più giusta, più sana e davvero inclusiva.
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