Contro la violenza di genere: all’IIS “G. Antonietti” di Iseo arte, parole e memoria per una cultura del rispetto 

Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dalle Nazioni Unite per accendere i riflettori su una delle emergenze sociali più gravi e persistenti del nostro tempo. Una data che non è solo occasione di ricordo per le vittime, ma anche e soprattutto un invito all’azione concreta, alla sensibilizzazione e alla costruzione di una società fondata su rispetto, parità e dignità. 

In questa prospettiva si inseriscono le iniziative promosse dall’Istituto di Istruzione Superiore “Giacomo Antonietti” di Iseo, che ha scelto di rinnovare il proprio impegno educativo e civile attraverso due progetti simbolici ma profondamente significativi, realizzati in collaborazione con l’Associazione Rete di Daphne, attiva sul territorio con sportelli antiviolenza a Palazzolo, Chiari, Orzinuovi e Iseo. 

“Le parole sono pietre”: il potere del linguaggio 

Ispirandosi al celebre libro di Carlo Levi, Le parole sono pietre, l’Istituto ha dato vita a un’installazione collettiva carica di significato. Nei giorni precedenti il 25 novembre, studenti, docenti e personale scolastico hanno dipinto sassi colorati con parole positive, immagini e simboli legati al tema della non violenza, trasformando oggetti comuni in messaggi visibili di responsabilità, memoria e speranza. Il 25 novembre, i sassi sono stati disposti all’ingresso dell’Istituto, diventando testimonianza concreta di un impegno condiviso. 

Il titolo del progetto sottolinea come le parole possano essere strumenti di cambiamento oppure armi che feriscono. Educare al linguaggio del rispetto è quindi un passo fondamentale per prevenire la violenza di genere, che troppo spesso nasce proprio da parole che offendono, minimizzano o negano il valore dell’altro. 

Le scarpette rosse: memoria e creatività per non dimenticare 

A completare questo percorso, giovedì 28 novembre 2024, l’Istituto ha ospitato un secondo momento significativo che ha coinvolto gli studenti del triennio del corso IPSMAT. Al centro dell’iniziativa, nata ancora una volta dalla sinergia con la Rete di Daphne, la consegna simbolica di 1000 scarpette rosse, realizzate nei laboratori scolastici grazie all’utilizzo della stampante 3D

Le scarpette rosse, divenute un’icona universale della lotta contro il femminicidio, rappresentano le donne che ogni anno perdono la vita per mano della violenza. Attraverso questa installazione collettiva, l’IIS Antonietti ha voluto lanciare un messaggio forte: l’arte può essere uno strumento di denuncia, di consapevolezza e di cambiamento

Durante l’evento, gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con le responsabili degli sportelli antiviolenza presenti sul territorio. Un’occasione preziosa per ascoltare testimonianze reali, comprendere la complessità del fenomeno e conoscere i servizi di supporto a disposizione di chi si trova in situazioni di disagio o pericolo.